Val Ferret

Ilaria
Val Ferret

Visite turistiche

Per lo sci nordico bisogna raggiungere Planpincieux (1580 metri), da cui partono le piste, che si snodano lungo l'intera valle, fino alla località di Lavachey e, per i più ardimentosi, fino all'Arp Nouvaz. Le piste, sempre tracciate e battute, prevedono molte deviazioni, che consentono di variare gli itinerari base, percorrendo anelli di diverse lunghezze, per un totale di circa 20 Km, su un terreno particolarmente adatto a questa pratica sportiva. Le piste di fondo della Val Ferret, sono situate nello splendido anfiteatro ai piedi della Grandes Jorassese si articolano attraverso un paesaggio variegato di boschi e prati con una favolosa veduta panoramicasull'intera valle innevata. Il percorso e ricco di deviazioni e ogni giorno viene preparato al meglio perconsentire di praticare entrambi gli stili di sci di fondo, il divertimento è assicurato! a diretto contattocon la natura incontaminata e immersi nel suo silenzio, gli appassionati del fondo potranno godereappieno non solo di tutta la bellezza della Val Ferret. Foyer Val Ferret Loc. Planpincieux 11013 Courmayeur (AO) Tel. +39 0165 89247 Web www.nordicskyvalferret.com Mail info@nordicskyvalferret.com
Foyer Val ferret
Per lo sci nordico bisogna raggiungere Planpincieux (1580 metri), da cui partono le piste, che si snodano lungo l'intera valle, fino alla località di Lavachey e, per i più ardimentosi, fino all'Arp Nouvaz. Le piste, sempre tracciate e battute, prevedono molte deviazioni, che consentono di variare gli itinerari base, percorrendo anelli di diverse lunghezze, per un totale di circa 20 Km, su un terreno particolarmente adatto a questa pratica sportiva. Le piste di fondo della Val Ferret, sono situate nello splendido anfiteatro ai piedi della Grandes Jorassese si articolano attraverso un paesaggio variegato di boschi e prati con una favolosa veduta panoramicasull'intera valle innevata. Il percorso e ricco di deviazioni e ogni giorno viene preparato al meglio perconsentire di praticare entrambi gli stili di sci di fondo, il divertimento è assicurato! a diretto contattocon la natura incontaminata e immersi nel suo silenzio, gli appassionati del fondo potranno godereappieno non solo di tutta la bellezza della Val Ferret. Foyer Val Ferret Loc. Planpincieux 11013 Courmayeur (AO) Tel. +39 0165 89247 Web www.nordicskyvalferret.com Mail info@nordicskyvalferret.com
Il percorso è nato negli anni trenta su progetto dell'inglese Peter Gannon, ed è stato rivisto negli anni quaranta da Henry Cotton, per merito lungimirante della famiglia Gilberti. Da allora, quando il golf era dominio di pochi e limitato era anche il numero di chi frequentava d'estate la montagna per diletto, è passato moltto tempo. Ora, rapidamente percorrendo qualche tornante, si arriva al golf in Val Ferret.
12 personas locales recomiendan
Golf Club Courmayeur et Grandes Jorasses
16 Via Val Veny
12 personas locales recomiendan
Il percorso è nato negli anni trenta su progetto dell'inglese Peter Gannon, ed è stato rivisto negli anni quaranta da Henry Cotton, per merito lungimirante della famiglia Gilberti. Da allora, quando il golf era dominio di pochi e limitato era anche il numero di chi frequentava d'estate la montagna per diletto, è passato moltto tempo. Ora, rapidamente percorrendo qualche tornante, si arriva al golf in Val Ferret.
Costruito nel 1982, il rifugio ricorda l'alpinista torinese Giorgio Bertone, guida di Courmayeur precipitato con il suo aereo sul ghiacciaio di Freney. Da qui si può godere di un meraviglioso panorama sulla catena del Bianco. Il Rifugio Bertone è tappa del Trakking, Tour du Mont Blanc Il rifugio Bertone è raggiungibile anche dal sentiero che inizia in località Villair di Courmayeur (2h circa). Avvalendosi dell'uso del bus navetta della Val Ferret, si può compiere il percorso ad anello: Planpincieux - Rif. Bertone - Villair di Courmayeur o viceversa. http://www.rifugiobertone.it/
15 personas locales recomiendan
Rifugio Giorgio Bertone mt in 1996
15 personas locales recomiendan
Costruito nel 1982, il rifugio ricorda l'alpinista torinese Giorgio Bertone, guida di Courmayeur precipitato con il suo aereo sul ghiacciaio di Freney. Da qui si può godere di un meraviglioso panorama sulla catena del Bianco. Il Rifugio Bertone è tappa del Trakking, Tour du Mont Blanc Il rifugio Bertone è raggiungibile anche dal sentiero che inizia in località Villair di Courmayeur (2h circa). Avvalendosi dell'uso del bus navetta della Val Ferret, si può compiere il percorso ad anello: Planpincieux - Rif. Bertone - Villair di Courmayeur o viceversa. http://www.rifugiobertone.it/
Il rifugio è situato a 2025m di quota, nel Vallone di Malatrà e si affaccia su un panorama che abbraccia la catena del Monte Bianco, dal Col de la Seigne al Col Ferret. Inaugurato il 2 Agosto 1998, è stato intitolato all’alpinista di fama mondiale ed esploratore Walter Bonatti. Rifugio di media montagna, vi può ospitare per la tappa di un trekking, per un’escursione in quota, per una traversata da rifugio a rifugio o da una valle all’altra. D’inverno, per lo scialpinismo o una salita con le racchette da neve. L’esperienza di una notte in rifugio è da provare, soprattutto per chi mai s’è svegliato per un’alba sul Bianco di fronte a creste affilate, o mai ha atteso la luce della luna riflessa da un ghiacciaio. Nei rifugi, e anche al Bonatti, esistono consuetudini consolidate e tramandate nel tempo, quasi dei rituali, dagli scarponi lasciati nell’apposito locale, alla tavola condivisa con gli altri ospiti, fino all’ora del silenzio (alle ore 22.00). Il rifugio ha seguito negli anni progetti di gestione ambientale: dalle energie rinnovabili al contenimento e riutilizzo degli imballi; dalla riduzione degli sprechi all’impiego dei prodotti del territorio; dalla realizzazione di una fossa di compostaggio, all’ottimizzazione dei voli di elicottero per i rifornimenti. L’impegno e la responsabilità verso l’ambiente puntano ad evitare comportamenti dannosi e ridurre l’impatto ambientale. http://www.rifugiobonatti.it/
12 personas locales recomiendan
Refuge Walter-Bonatti
12 personas locales recomiendan
Il rifugio è situato a 2025m di quota, nel Vallone di Malatrà e si affaccia su un panorama che abbraccia la catena del Monte Bianco, dal Col de la Seigne al Col Ferret. Inaugurato il 2 Agosto 1998, è stato intitolato all’alpinista di fama mondiale ed esploratore Walter Bonatti. Rifugio di media montagna, vi può ospitare per la tappa di un trekking, per un’escursione in quota, per una traversata da rifugio a rifugio o da una valle all’altra. D’inverno, per lo scialpinismo o una salita con le racchette da neve. L’esperienza di una notte in rifugio è da provare, soprattutto per chi mai s’è svegliato per un’alba sul Bianco di fronte a creste affilate, o mai ha atteso la luce della luna riflessa da un ghiacciaio. Nei rifugi, e anche al Bonatti, esistono consuetudini consolidate e tramandate nel tempo, quasi dei rituali, dagli scarponi lasciati nell’apposito locale, alla tavola condivisa con gli altri ospiti, fino all’ora del silenzio (alle ore 22.00). Il rifugio ha seguito negli anni progetti di gestione ambientale: dalle energie rinnovabili al contenimento e riutilizzo degli imballi; dalla riduzione degli sprechi all’impiego dei prodotti del territorio; dalla realizzazione di una fossa di compostaggio, all’ottimizzazione dei voli di elicottero per i rifornimenti. L’impegno e la responsabilità verso l’ambiente puntano ad evitare comportamenti dannosi e ridurre l’impatto ambientale. http://www.rifugiobonatti.it/
Il nome del rifugio può portare alla mente una figura regale, ma la sua storia è invece legata ad una pastorella. La bambina viveva con suo padre all'alpeggio del Prè de Bard; non conosceva le ricchezze di corte, ma possedeva il brillare delle stelle e la luce argentea della luna capace di trasformare il ghiaccio in cosa preziosa. Le giornate trascorrevano tra il gioco e la fatica del lavoro di montagna, ma i ritmi dell'alpeggio vennero interrotti da un malore che colpì la piccola: un forte mal di pancia la costrinse a letto e la condusse in breve tempo alla morte. Tutto si velò: le vette persero la loro limpidezza, la rugiada sui prati non rilasciava più la luce mattutina. In realtà nulla cambiò nella vallata, erano gli occhi del pastore ad essere offuscati dalle lacrime. Lasciò l'alpeggio, ma prima di partire intitolò la piccola baracca, che lo aveva ospitato e riparato durante le tormente, non ad una regina, ma alla principessa del suo cuore. Ad Elena, la sua bambina. http://www.rifugioelena.it
8 personas locales recomiendan
Refuge Hélène
Fraz. Lavachey
8 personas locales recomiendan
Il nome del rifugio può portare alla mente una figura regale, ma la sua storia è invece legata ad una pastorella. La bambina viveva con suo padre all'alpeggio del Prè de Bard; non conosceva le ricchezze di corte, ma possedeva il brillare delle stelle e la luce argentea della luna capace di trasformare il ghiaccio in cosa preziosa. Le giornate trascorrevano tra il gioco e la fatica del lavoro di montagna, ma i ritmi dell'alpeggio vennero interrotti da un malore che colpì la piccola: un forte mal di pancia la costrinse a letto e la condusse in breve tempo alla morte. Tutto si velò: le vette persero la loro limpidezza, la rugiada sui prati non rilasciava più la luce mattutina. In realtà nulla cambiò nella vallata, erano gli occhi del pastore ad essere offuscati dalle lacrime. Lasciò l'alpeggio, ma prima di partire intitolò la piccola baracca, che lo aveva ospitato e riparato durante le tormente, non ad una regina, ma alla principessa del suo cuore. Ad Elena, la sua bambina. http://www.rifugioelena.it
La terza sezione, iniziata nella primavera del 1954, e collaudata nella primavera del 1958, collega il rifugio Torino all'Auguille du Midi, passando per Punta Helbronner e per il Gros Rognon. Dalla Punta Helbronner, a cui si arriva con un balzo di 270 m (con un dislivello di 132 m) inizia la vera e propria "Funivia dei Ghiacciai". La lunghezza del troncone è di 5.093 m (con un dislivello di 311 m) ed è il tratto più spettacolare sia dal punto di vista panoramico che tecnico. Congiunge le due funivie già esistenti sul lato italiano e su quello francese: è stato possibile solo grazie a soluzioni tecniche del tutto originali, la maggiore delle quali è indubbiamente costituita dal "pilone aereo" che meravigliò tutti per l'audacia della sua concezione. http://www.rifugiotorino.it
Rifugio Torino
La terza sezione, iniziata nella primavera del 1954, e collaudata nella primavera del 1958, collega il rifugio Torino all'Auguille du Midi, passando per Punta Helbronner e per il Gros Rognon. Dalla Punta Helbronner, a cui si arriva con un balzo di 270 m (con un dislivello di 132 m) inizia la vera e propria "Funivia dei Ghiacciai". La lunghezza del troncone è di 5.093 m (con un dislivello di 311 m) ed è il tratto più spettacolare sia dal punto di vista panoramico che tecnico. Congiunge le due funivie già esistenti sul lato italiano e su quello francese: è stato possibile solo grazie a soluzioni tecniche del tutto originali, la maggiore delle quali è indubbiamente costituita dal "pilone aereo" che meravigliò tutti per l'audacia della sua concezione. http://www.rifugiotorino.it
Organizzano diverse attività sia invernali che estive.
Alpine Guides Society of Courmayeur
2 Strada Del Villair
Organizzano diverse attività sia invernali che estive.

Offerta gastronomica

La bontà della cucina dell'hotel ristorante Miravalle di Courmayeur è nota ai frequentatori della Valle per alcuni semplici, ma validi motivi: la qualità e la freschezza degli ingredienti, selezionati direttamente da Marco Belfront tra i migliori sul mercato e possibilmente di produzione locale; la creatività degli chef che, oltre a farvi gustare ricette ottime per il palato, deliziano anche i vostri occhi con una preparazione splendida; inoltre tempi d'attesa brevissimi, pur trattandosi di piatti preparati espressi.
8 personas locales recomiendan
Hotel Miravalle
20 Località Planpincieux
8 personas locales recomiendan
La bontà della cucina dell'hotel ristorante Miravalle di Courmayeur è nota ai frequentatori della Valle per alcuni semplici, ma validi motivi: la qualità e la freschezza degli ingredienti, selezionati direttamente da Marco Belfront tra i migliori sul mercato e possibilmente di produzione locale; la creatività degli chef che, oltre a farvi gustare ricette ottime per il palato, deliziano anche i vostri occhi con una preparazione splendida; inoltre tempi d'attesa brevissimi, pur trattandosi di piatti preparati espressi.
La Clotze" vi accoglierà con il calore della grande Stube e il fascino di arredi ricercati. La cantina offre più di 300 etichette dove troverete i grandi crù italiani e alcuni tra i migliori champagne. La cucina si accompagna al territorio e alle stagioni. Tutto è fatto in casa, dal pane alle paste fino alla piccola pasticceria e ai gelati. La ricerca accurata di materie prime, siano esse carni, pesce, crostacei o formaggi, renderanno la cena un'esperienza unica. Il ristorante offre inoltre un servizio esclusivo di taxi da e per Courmayeur.
La clotze station
La Clotze" vi accoglierà con il calore della grande Stube e il fascino di arredi ricercati. La cantina offre più di 300 etichette dove troverete i grandi crù italiani e alcuni tra i migliori champagne. La cucina si accompagna al territorio e alle stagioni. Tutto è fatto in casa, dal pane alle paste fino alla piccola pasticceria e ai gelati. La ricerca accurata di materie prime, siano esse carni, pesce, crostacei o formaggi, renderanno la cena un'esperienza unica. Il ristorante offre inoltre un servizio esclusivo di taxi da e per Courmayeur.
Il locale è aperto dal disgelo dei primi di maggio sino alla vera neve invernale dei Santi in novembre con il mercoledì come giorno di riposo solo nel periodo autunnale. In inverno invece è aperto in base alle previsioni meteo e prevalentemente i fine settimana. Al “Tronchey” si possono gustare selezionati e deliziosi piatti tradizionali cominciando dall antipasto con il “Matzon” , un abbondante tagliere di salumi, formaggi e verdure grigliate per poi passare al “piatto della casa” con la storica polenta concia e un tris di coniglio alla francese, salsiccia in umido e bocconcini di vitello accompagnati da funghi porcini trifolati e\o da carbonada per poi concludere con uno dei dessert alla carta che vede come punto forte la panna cotta ai mirtilli caldi, vecchia ricetta di Mamma Giulietta.
Bar Restaurant Tronchey
Via Val Veny
Il locale è aperto dal disgelo dei primi di maggio sino alla vera neve invernale dei Santi in novembre con il mercoledì come giorno di riposo solo nel periodo autunnale. In inverno invece è aperto in base alle previsioni meteo e prevalentemente i fine settimana. Al “Tronchey” si possono gustare selezionati e deliziosi piatti tradizionali cominciando dall antipasto con il “Matzon” , un abbondante tagliere di salumi, formaggi e verdure grigliate per poi passare al “piatto della casa” con la storica polenta concia e un tris di coniglio alla francese, salsiccia in umido e bocconcini di vitello accompagnati da funghi porcini trifolati e\o da carbonada per poi concludere con uno dei dessert alla carta che vede come punto forte la panna cotta ai mirtilli caldi, vecchia ricetta di Mamma Giulietta.
l Ristorante Chalet Val Ferret propone un cucina tipica Valdostana in buona parte a km 0 dove fra i prodotti piu tipici troviamo la polenta macinata a pietra come una volta e la Fontina degli alpeggi della Val Ferret. I salumi sempre presenti, a partire dalla mocetta ai salami bovini e suini vari ed al lardo speziato tipico della nostra Valle accomapagnato dal miele fatto con i nostri fiori. Negli ultimi anni la cucina dello Chalet è attenta anche ai Clienti Celiaci e Vegetariani proponendo piatti senza glutine e ricchi di verdure. Ma non solo....insalate miste, paste, carni e torte fatte rigorosamente in casa.
8 personas locales recomiendan
Chalet Val Ferret
8 personas locales recomiendan
l Ristorante Chalet Val Ferret propone un cucina tipica Valdostana in buona parte a km 0 dove fra i prodotti piu tipici troviamo la polenta macinata a pietra come una volta e la Fontina degli alpeggi della Val Ferret. I salumi sempre presenti, a partire dalla mocetta ai salami bovini e suini vari ed al lardo speziato tipico della nostra Valle accomapagnato dal miele fatto con i nostri fiori. Negli ultimi anni la cucina dello Chalet è attenta anche ai Clienti Celiaci e Vegetariani proponendo piatti senza glutine e ricchi di verdure. Ma non solo....insalate miste, paste, carni e torte fatte rigorosamente in casa.